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giovedì 14 febbraio 2008

la legge 194 torna di attualità.

dopo il caso dell' aborto a Napoli torna di attualità la legge 194 sull aborto... e qualche screanzato vorrebbe abolirla...

chi vuole abolire la 194 è un individuo bigotto e pericoloso... vuole cioè togliere la cosa piu democratica...la libertà di scelta nel rispetto della legge... la chiesa è davvero criminale in questo senso...ha miglia se non milioni di vittime nella coscienza... quanti ne muoiono di AIDS perche santa romana chiesa vieta il cappuccio all uccelletto? e se la 194 non ci fosse stata (come vorrebbe la chiesa) quante donne morirebbero per le conseguenze di un aborto rischioso (come accadeva prima della legge??) e santa romana chiesa che è ferma al medioevo... nel senso che ponendosi contro la ricerca scientifica toglie la speranza a molte persone che soffrono e che grazie alla scienza potrebbero vivere in maniera piu decente... atteggiamento criminale il loro... magoo

1 commento:

Franca ha detto...

La legge 194 è nata per tutelare le donne e come tale va difesa da ogni modifica. Modificare o addirittura abrogare la legge 194 significherebbe fare un salto indietro di trenta anni e costringere le donne a ricorrere nuovamente all’aborto clandestino.
La legge 194 semmai va potenziata negli aspetti di tutela della maternità, con servizi e assistenza alle donne e all’infanzia, dunque asili nido, scuole materne, scuolabus e orari compatibili con le esigenze di lavoro delle donne e delle famiglie.
La legge 194 va potenziata negli aspetti che prevedono informazione e tutela.
Va garantita l’applicazione della legge 194 in tutto il territorio nazionale, evitando le inutili e lunghissime liste di attesa che allungano ingiustamente i tempi di accesso all’intervento, rendendo ancor più travagliata quella che è una scelta dolorosa e il diritto più triste.
La legge 194 in 30 anni dalla sua approvazione ha eliminato le morti per aborto clandestino, ha permesso l’accesso a strutture informative sulla contraccezione a migliaia di donne, riducendo nel tempo di quasi due terzi le donne che devono fare la triste scelta dell’interruzione volontaria della gravidanza.
La legge sull’interruzione volontaria della gravidanza è stata una conquista civile e sociale che ha consentito nel corso degli anni di salvare la vita a centinaia di donne, fino ad allora uccise dagli aborti clandestini. Ha avvicinato le donne alle strutture di assistenza sociale proprio con il fine di ridurre il ricorso all’aborto e ha direttamente contribuito alla graduale riduzione delle interruzioni di gravidanza.

Nessuno è favorevole all’aborto; la questione resta su quali strumenti sono realmente utili per ridurre il ricorso ad esso. Applicare la legge e soprattutto introdurre una seria educazione sessuale, tale da evitare che l’aborto sia utilizzato come contraccettivo, fornire servizi efficienti e assistenza alle donne e all’infanzia, questi devono essere gli obiettivi di chi vuole garantire veramente sicurezza e difesa della vita.
Il resto sono solo vuoti slogan elettorali.

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